Dalla prefazione e dalla Introduzione di sr Maria Francesca Righi
Siamo grate di poter partecipare con la nostra peculiarità a quest’opera che sarebbe stata per noi sole impossibile. Partecipare all’edizione di questi Dialoghi di Cesario offrendo la nostra comprensione di questi testi apparentemente lontani, ma in realtà talmente vicini che possono insegnarci ancora. Lo abbiamo fatto nell’introduzione a partire dalla nostra esperienza. La traduzione e le note che corredano e impreziosiscono il testo sono del Prof Gelmi. Non avremmo potuto eguagliare la sua conoscenza storica e la sua acribia nel visualizzare luoghi, usi e personaggi. Ovviamente c’è una differenza tra la sensibilità artistica e storica di una comunità di monache e un professore universitario. Accogliamo e segnaliamo questa disparità che rende il testo a nostro parere ancora più interessante.
La domanda di fondo nel presentare i testi della tradizione cistercense è: vogliamo relegarli in un passato e studiarli come reperti da museo o piuttosto ascoltarli come testimoni di una tradizione vivente che si esprime in modo diverso a seconda dei tempi? Ovviamente siamo per la seconda ipotesi
Dedico questa gioiosa fatica a Md Monica della Volpe alla quale da giovane professa ho proditoriamente sottratto i volumi di Cesario che lei aveva amorosamente custodito e dei quali ci insegnava la lettura sapienziale. Come dice il racconto ebraico citato in introduzione: occorre raccontare dove si è andati ad accendere il fuoco, quale preghiera si è detta e che il fuoco ogni volta anche con un solo brandello di memoria si è acceso!
Grazie a Md Monica e grazie al prof Pietro che ha curato la traduzione e l’ha impreziosita di note storiche, geografiche e iconografiche molto preziose
Sr. Maria Francesca Righi
monastero Valserena e Associazione Nuova Citeaux
Cesario di Heisterbach
Monaco cisterciense della badia di Heisterbach, ove si venne a rifugiare dalla nativa Colonia nel 1199, e ove restò sino alla morte che lo colse intorno al 1240. Fu scrittore vivace e fecondo. L’opera sua principale è il Dialogus miraculorum: ricca e importante raccolta di esempî, cioè di racconti edificanti, inquadrati in un dialogo, che si svolge in dodici libri fra l’autore e un novizio. Ci sono storie e novelle d’ogni genere, in gran parte miracoli e visioni, alcune di materia tradizionale, molte nuove e originali, tutte preziose per la conoscenza degli usi, delle credenze, ecc. di quei tempi.
Vi attinsero largamente per due secoli scrittori e oratori sacri, sin che ci fu chi ebbe a fiutarvi qualche pericolo per la retta fede. Un altro scritto importante di Cesario è la Vita Engelberti, ove è tracciata con bella imparzialità la biografia dell’illustre arcivescovo di Colonia, ucciso a tradimento per odî politici nel 1225. Questo scritto doveva, nel primo disegno dell’autore, costituire il quarto e il quinto dei Libri VIII miraculorum, ch’egli aveva già cominciato a comporre; ma staccatane la Vita Engelberti, C. rinunciò probabilmente all’idea dei Libri VIII, e sotto questo titolo infatti non ci giunsero che i primi tre libri. Sono un’altra raccolta, meno fortunata ma pur notevole, di esempî. E di esempî sono ricche anche le numerose e interessanti Homiliae che C. ci ha lasciate. Minore interesse offre la sua Vita S. Elisabethae, tratta quasi per intero dai “detti delle quattro ancelle” della santa langravia di Turingia. Ma tutti gli scritti di Cesario, anche quelli qui non ricordati, contribuiscono a fare di lui, tra i suoi conterranei e coetanei, uno scrittore significativo.
Ediz.: Dialogus miraculorum, ed. J. Strange, Colonia 1851; Vita Engelberti, in Acta Sanctorum. nov., III, Bruxelles 1910, p. 623 segg.; Die Fragmente der Libri VIII miraculorum a cura di A. Meister, Roma 1901.
Bibl.: Cfr. A. Kaufmann, Cäsarius von Heisterbach: ein Beitrag zur Kulturgeschichte des 12. und 13. Jahrh, 2ª ed., Colonia 1862; A. F. Schönbach, Studien zur Erzählungsliteratur des Mittelalters, IV: Über C. v. H., in Sitzungsber. der k. Akademie d. Wiss. zu Wien, phil-hist. Cl., CXLIV (1902); e CXLIX (1908); J. Greven, Die Entstehung der Vita Engelberti des C. v. H., in Annalen des historischen Vereins f. d. Niederrhein, CII (1918), p. 1 segg.
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