L’ Autore
Padre Pierdomenico Volpi è nato a Varese; entra nell’Abbazia Cistercense di Casamari il 31 luglio 1989. Emette la professione solenne l’11 luglio 1995 ed è ordinato l’11 luglio 1997: baccalaureato in Teologia presso il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni (FR); laurea in Lettere moderne presso la Libera Università Maria SS. Assunta di Roma.
Dal 2012 è Postulatore Generale dell’Ordine Cistercense.
É anche il Direttore della rivista Vita Nostra.
Dalla Prefazione
E allora cerchiamo di chiederci, alla luce di questa liturgia e della nostra esperienza presente: Chi sono i Santi? e quale la via alla santità che tentiamo come Cistercensi di percorrere?
Forse la definizione più semplice, più evidente, potrebbe essere: I Santi sono i viventi – eternamente – in Dio.
Sono dunque coloro che, essendo spiriti creati e soffiati nella carne, si sono pian piano lasciati illuminare dallo Spirito di Dio, crescendo e camminando in Lui, accendendosi del suo Fuoco; e ormai vivono eternamente in questo Lume, le tenebre non possono più nulla su di loro.
Sono dunque (per usare i termini più cari all’uomo d’oggi) uomini che hanno compiuto la loro natura, quello per cui sono stati fatti, lucerne accese per l’eternità. Perciò sono uomini realizzati: perciò beati. Hanno cercato (esplicitamente o implicitamente in Dio) questa loro compiutezza e felicità, questo è stato il loro lavoro, il compito e il combattimento della loro vita.
Sono stati (come amavano dire i nostri Padri) uomini di desiderio: hanno voluto la vita, cercato e scelto la vita, amato la vita, desiderato la vita per sé e per gli altri, servito e amato la vita ovunque la incontrassero.
Se i santi sono i viventi, come si definisce allora la vita, il vivente?
Cioè prima di arrivare a realizzarsi pienamente in Dio, che cosa caratterizza la vita?
Ovviamente una domanda così richiederebbe una più lunga e profonda ricerca, ma ci sembra di poter rispondere: la libertà.
Man mano che le creature acquistano perfezione, acquistano libertà: i viventi, animali, si caratterizzano per una certa individualità e capacità di reazione individuale, a differenza degli esseri inanimati, ogni soggetto animato si caratterizza per una sua iniziativa; per l’essere umano questa caratteristica acquista la sua perfezione (anche se gli animalisti non vogliono più vedere la differenza!), che è la libertà, la capacità di scegliere, andando oltre ai condizionamenti che restano pur sempre presenti. Ovviamente questo discorso andrebbe approfondito; qui vorremmo solo dire come questa caratteristica inalienabile dell’uomo divenga perfetta nel santo e caratterizzi quella perfezione di umanità che è la santità. (Chi nega la libertà ovviamente nega anche la santità, e pure la differenza fra il bene e il male e la possibilità di scelta).
La vita nel suo più alto grado è libertà; questo piace a Dio, perché gli è simile. La libertà nel suo più alto grado è amore: e questo è Dio. La vita è dunque un divenire, un crescere, sino alla pienezza della libertà. La libertà cresce sino all’amore. L’amore è la pienezza della risposta libera a Dio, il Vivente, che è Amore.
Il desiderio è tensione verso questa meta. Non si dà santità senza questi elementi.
Sembra importante ripercorrere gli elementi costitutivi e i percorsi essenziali verso la santità, perché mi pare che la nostra epoca sia ancora in ricerca del volto della propria santità, una ricerca oscura, certamente perché anche il volto dell’uomo si è come sfocato e oscurato.
Per questo il libro che presentiamo ci pare prezioso: perché testimonia il paziente lavoro di conoscenza e di affezione a tanti nostri fratelli più sconosciuti che noti, che escono da queste pagine come un’opera antica esce dalla mani del restauratore: viva , e nuova.. Ci sono Santi “grandi” e ormai più conosciuti come Rafael, Santi più piccoli come l’etiope Felice, i Santi belli come la Maria Evangelista e ricchi di doti e di modernità, Santi che con la loro presenza custodiscono il loro monastero e la città cui hanno appartenuto come Veronica Laparelli a Cortona o Maria Evangelista a Casarrubios…, i martiri di Casamari , e altri.
Non è una passione per l’archeologia che ha dettato queste pagine, anzi, proprio la passione di strappare all’archeologia la viva freschezza di questi amici, perché possiamo goderne come di compagni di cammino, perché possiamo trarne ispirazione per quel cammino che vogliamo percorrere insieme, per quel volto di santità per noi, ora e qui, che andiamo cercando fra le pieghe dell’oggi e della storia. La nostra gratitudine va al postulatore e al lavoro da lui fedelmente svolto.
Sr. Monica della Volpe, Vicepresidente dell’Associazione Nuova Citeaux e Badessa di Valserena
Valserena, solennità di tutti i Santi 2017
EDITORE: Edizioni Nerbini
COLLANA: Varia
DATA: Dicembre 2017
PAGINE: 96
ISBN: 978-88-6434-278-8
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